Prepartita Scavolini-Bergamo

Campionesse d’Italia contro campionesse d’Europa. La Scavolini Pesaro incontra nuovamente sul suo cammino la Foppapedretti Bergamo: una partita che ha il sapore della vendetta per Pesaro; una partita che nessuno vuole perdere; una partita che abbiamo cercato di studiare assieme a Lorenzo Micelli, allenatore della Foppa dalla scorsa stagione e marchigiano doc.

Iniziamo dalla vittoria in Champion League di domenica scorsa, la sesta coppa per Bergamo e la prima per te. Cosa si prova a sollevare il trofeo internazionale più importante?

Naturalmente è stata una grande soddisfazione anche perché questa vittoria è arrivata dopo sei lunghi mesi di lavoro. Fino adesso non avevamo avuto nessun riscontro positivo in campo del nostro grande lavoro. Sapevamo di allenarci bene e di impegnarci molto, ma ogni tanto è importante avere anche del feed positivo dalle partite. Poi, finalmente tutte le nostre giocatrici stavano bene fisicamente, condizione che sfortunatamente non abbiamo avuto all’inizio del campionato.

È stato un grande risultato che è arrivato grazie al lavoro di tutti.

Qual è stato il fattore principale che vi ha portato a questa grande vittoria?

La finale contro la Dinamo Mosca è stata una partita che oltre a livello tattico è stata giocata con il cuore. Non è possibile individuare un solo fattore dato che quando si parla di squadra si parla di tattica ma anche di tanto cuore. C’è stato un momento nella finale quando ci siamo letteralmente aggrappati alla partita e in quei momenti la sola tecnica non basta. Entrano in gioco tante componenti anche mentali.

La Bergamo che abbiamo visto in finale era molto diversa da quella scesa in campo contro Perugia: più attenta, meno fallosa e con maggiore determinazione. Cosa è cambiato nella squadra tra la semifinale e la finale?

La partita contro Perugia si è giocata soprattutto a livello mentale. Sapevamo di essere superiori alla Despar e quindi la partita era come una scommessa che potevamo solo perdere. Contro la Russia invece è stata una partita che si giocava su vari fronti. Prima di tutto perché era una finale e inoltre perché la formazione di Mosca era un’avversaria davvero forte. Quindi contro la Dinamo, almeno all’inizio, è stata una partita giocata a livello tecnico, e poi come ho detto, è subentrato il cuore, e le ragazze ne hanno messo davvero tanto.

In questa vittoria di Bergamo, possiamo parlare di un fattore marchigiano? Infatti in panchina siete addirittura in tre: tu, Davide Mazzanti e Matteo Bertini. Come si è formato questo trio vincente?

Dobbiamo partire da lontanissimo, quando abbiamo iniziato ad allenare tutti e tre insieme a Corridonia in serie B. Poi ci siamo ritrovati tutti e tre in nazionale e sulle panchine di Santeramo e Bergamo in A1. I risultati dimostrano che tra di noi lavoriamo davvero bene e vincere la Champion League è stata un’emozione anche più grande per tutto il percorso che si è fatto insieme.

A proposito delle Marche. Quella contro Pesaro per voi è una sorta di derby oltre che ad un importantissimo match contro la prima in classifica. Come arriva la Foppapedretti a questo importante appuntamento?

In realtà in questi giorni ci siamo solo riposati. Siamo ritornati da Perugia solo lunedì e non avevamo le forze né mentali né fisiche per allenarci. Arriveremo quindi alla partita contro la Scavolini senza un allenamento particolare. Forse ci si poteva preparare di più, ma dopo una finale di Champion è giusto anche recuperare le forze. Questo però non vuol dire che stiamo sottovalutando l’appuntamento contro Pesaro. Noi scenderemo in campo per vincere: stiamo lottando per il secondo posto e vincere questa partita è indispensabile. Siamo consapevoli di essere una grande squadra e di avere i mezzi per riuscire a strappare a Pesaro questo match, anche se le partite importanti inizieranno tra 20 giorni con i play-off.

Hai paura che la vittoria in Champion League possa deconcentrare le ragazze alla vigilia di questa partita?

Siamo tutti grandi e vaccinati per capire l’importanza di questa partita dato che in gioco c’è il secondo posto in classifica, una posizione importante in vista dei play-off. Pesaro arriverà a questa partita molto determinata e preparata: hanno avuto ben 10 giorni d’allenamento prima del match. Noi comunque scenderemo in campo consapevoli dei nostri mezzi e dei nostri obiettivi: giocheremo sicuramente al 100%. Fissare degli obiettivi, e lottare per raggiungerli è importante per non perdere la concentrazione. Inoltre, a Pesaro ci temono perché sanno che ogni volta che ci affronteranno in palio ci sarà qualcosa di importante. Questo fattore psicologico può essere importante anche in questa partita.

Un pronostico per questa partita?

Con Pesaro è sempre un 3-2.

Articolo pubblicato su www.viverepesaro.it

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