Any given Sunday

Domenica. Solite scene di violenza fuori da uno stadio di calcio. Quindici ultrà pesaresi hanno attaccato quattro tifosi ospiti del Chiaravalle e alcuni poliziotti in servizio. Calci,pugni e persino una bomba carta. Per cosa? Per una sciarpa come bottino di guerra. Alla stessa ora, a pochi chilometri di distanza, i tifosi di Pesaro e quelli di Conegliano stavano invece stappando una bottiglia di prosecco e si preparavano per un allegra merenda prima delle sfida al Pala Campanara. Tra salumi, dolci e allegre chiacchierate da vecchi amici, i Balusch (i tifosi della Scavolini) e i Non Plus Ultras (i sostenitori della Zoppas Industrie) hanno così dato vita a quello che è, e dovrebbe essere sempre, l’essenza dello sport: il condividere una passione comune, a prescindere dai colori della maglia o dalla squadra del cuore. Un esempio per tutti gli appassionati di sport che non deve, e non può, passare inosservato. Soprattutto alla luce dei dati da poco pubblicati da un sondaggio tedesco che vede il volley femminile in grande ascesa soprattutto nel nostro paese. Dal sondaggio emerge infatti che in Italia il volley “rosa” è sempre più seguito sia sul web che in tv, e, il dato più interessante è che i suoi tifosi sono per lo più giovani, definiti i “fans del futuro”. Per questo è importante che questi giovani possano crescere in un ambiente pieno di rispetto e privo di violenza come quello del volley femminile. Basta leggere uno dei manifesti dei gruppi dei tifosi di squadre come la Scavolini Volley – che hanno addirittura redatto un pentalogo delle regole di un buon tifoso - la Zoppas Conegliano o la Foppapedretti Bergamo per capire il clima che regna in queste tifoserie: nella pallavolo si riconosce e si rispetta la diversità; non ci si aspetta nei parcheggi per lanci di bottiglie o per atti di violenza, ma per conoscersi e scambiarsi le maglie. Una realtà sconosciuta al calcio e che non sempre trova il giusto spazio nei giornali nazionali; una realtà che deve invece essere promossa come esempio da seguire per creare una generazione di tifosi che alla bottiglia incendiaria e ai bottini di guerra preferisca un amichevole calice di prosecco e uno scambio di gadgets.

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