FRANCESCA TAGLIAPIETRA: UN CANESTRO IMPOSSIBILE PER FARE CENTRO NELLA CLEMSON UNIVERSITY


Tra le fila delle Clemson è meglio conosciuta come “Franny”, un mix di italiano e inglese che è piaciuto così tanto anche oltreoceano che ora anche in famiglia la chiamano così; indossa la maglia numero 10 e sul campo ha lasciato il segno come “shooter with deep range” e “qualche giocata alla europea”; ecco a voi… Francesca Tagliapietra che vedremo in Italia al College Basketball Tour a Montecchio Maggiore l’8 agosto e a Pesaro il 10.

Dopo esssersi fatta le ossa come capitano delle Umana Reyer U19 a Venezia, Francesca ha preso una grande decisione: quella di giocare in un college americano.
Se ora sono negli USA a vivere questa stupenda esperienza é tutta colpa di un paio di mie ex compagne di squadra” – scherza l’azzurra che in questi giorni si trova già in South Carolina – “A parte gli scherzi, é stato dopo aver parlato con loro e un ulteriore spinta della mia famiglia, che l’idea di andare negli USA cominciava a farsi più concreta. Non dimenticherò mai il giorno in cui via Skype ho accettato di giocare per la Clemson University, con mia sorella al mio fianco che teneva in equilibrio il PC dato che la telecamera era al contrario!!”.
Francesca Tagliapietra in azione con la maglia numero 10 delle Clemson Tigers
Francesca Tagliapietra in azione con la maglia numero 10 delle Clemson Tigers
Un primo anno pieno di novità e …ammette Francesca, anche qualche difficoltà; il tutto condito da simpatiche gaffes che hanno reso questo anno da “matricola” davvero unico: “Nonostante i bei momenti non siano mancati, non posso nascondere che il primo anno sia stato duro. Per non parlare dei primi mesi.. “awful”’! Lo slang, usare “snapchat 24/7” (24 al giorno e sette giorni su 7 ndr) e i strani modi di fare di questi americani, mi facevano sentire un pesce fuor d’acqua. Per esempio, una mattina finito allenamento mi sono scaldata una scodella di latte e cereali. Le mie compagne penso abbiano riso per 15minuti, non sto scherzando. Comunque la parte più difficile e’ stata quella di abituarsi ai ritmi sfrenati: gli allenamenti alle sei di mattina, andare a lezione, allenamento subito dopo e lo studio/tutoring del tardo pomeriggio, a fine giornata non mi lasciavano altro che desiderare il mio carissimo letto. Per quanto riguarda in campo, invece, competere con la fisicità e l’atletismo delle americane non è stato facile, ma qualche giocata all’europea mi ha permesso in qualche modo di cavarmela ”.
Francesca Tagliapietra in azione con la maglia numero 10 delle Clemson Tigers
Francesca Tagliapietra in azione con la maglia numero 10 delle Clemson Tigers
E altro che cavarsela! Franny ha fatto storia sui giornali locali dopo una partita davvero da urlo che mi racconta lei stessa: “una partita che sicuramente non dimenticherò mai è la prima partita e vittoria di ACC contro Virginia Tech, in cui ero avevo anche l’influenza. Mancavano un paio di secondi all’intervallo, eravamo sotto di qualche punto e io mi trovavo ad una mezza distanza fra la metà campo e la linea da tre nella parte offensiva. Non mi so ancora spiegare se sia stata la febbre, sta di fatto che sono riuscita a segnare! Non mi era mai successo prima e da quel momento hanno iniziato a chiamarmi “shooter with deep range”.
Il tutto davanti ad un pubblico che anche nel basket femminile raggiunge dei numeri inimmaginabili qui in Italia: “Ricordo molto bene la partita contro Middle Tennessee. Era la prima partita che entravo in quintetto iniziale, ma soprattutto l’ho giocata davanti ad un pubblico di circa 13.000 persone. Dico solo che non sentivo cosa mi diceva la mia compagna di squadra ad un metro di distanza. Comunque l’emozione di giocare in vere arene e’ davvero indescrivibile, sia che ci siano solo 2000 persone o che siano più di 10000 persone. Tuttavia, nonostante qui il basket femminile sia più seguito rispetto a quello Italiano, la differenza fra il pubblico delle partite femminili e quelle maschili è ancora molta”.
Le Clemson Tigers 2014-15
Le Clemson Tigers 2014-15
E che la giovane azzurra si sia ritagliata un posto importante nelle fila delle “Tigers” lo dimostrano i dati della sua biografia: 21 partite giocate con quattro partenze da titolari; media di 19.5 minuti e 5.4 punti a partita; e Francesca ha segnato in tutte le partite mettendo a segno un record personale quando ha messo a referto 12 punti contro la blasonata Syracuse University. Una pedina quindi importante per una squadra che punta molto sulle giovani: “la nostra è una squadra molto giovane; la scorsa stagione era composta per lo più da freshmen e due sole senior, tanto che spesso il quintetto era di cinque matricole. La scorsa stagione, in realtà, non è andata come in tanti speravano, ma la mancanza di esperienza in alcuni frangenti si è fatta sentire, soprattutto una volta cominciato il campionato ACC, in cui il livello è molto alto”.
L'articolo originale è pubblicato sul sito ufficiale del College Basketball Tour
Le Clemson Tigers 2014-15
Le Clemson Tigers 2014-15

Commenti

Post popolari in questo blog

College Basketball Tour 2015

Cuore di mamma: Enrica Merlo

Ginnastica Artistica: la forza del singolo