College Basketball Tour: le Sirene impensieriscono le americane; niente da fare per i Tritons
Si chiude la prima fase della tappa pesarese del College Basketball Tour: nonostante le tre vittorie su tre per gli statunitensi, le rappresentative italiane si sono fatte valere, regalando agli spettatori due giorni di grande basket.
A guardare i risultati, si direbbe che non ci sia stata storia in campo: Adriatic Sea Sirens-St. Francis 69-71; Adriatic Sea Sirens v New Mexico 54-70; Adriatic Sea Tritons vs Notre dame 59-90; ma i numeri, si sa, spesso non raccontano tutto.
Non raccontano per esempio che nei due match femminili il divario è stato solo di profondità di roster e nella condizione atletica: le “sirene” allenate da coach Procaccini, infatti, tecnicamente sono state spesso superiori e avrebbero meritato sicuramente almeno la prima partita, persa solo a fil di sirena.
Come non raccontano che nel match dei “Tritoni” contro l'armata degli Irish Fighters, nonostante il risultato pesante, la selezione all star locale ha comunque sempre lottato con onore e volontà, e che, nonostante la maggior parte di loro siano ancora in off season e le assenze di Dordei, Fultz e Maggiotto, glu uomini di Badioli sono rimasti a contatto con gli avversari fino al 30-42. Gli statunitensi fisicamente hanno fatto valere la loro stazza a rimbalzo e la loro condizione a tutto campo (soprattutto gli ultimi minuti della partita). Grande onore comunque
Grazie ai prestigiosi ospiti – il pluripremiato coch Mike Bray di Notre Dame, Jerian Grant e Pat Connaughton - come si sperava, il pubblico ha risposto bene all'evento, riempendo il vecchio hangar soprattutto nel match di cartello contro Notre Dame. Presenti tantissimi addetti ai lavori e scout. E non solo italiani. Emblematica a tale proposito è stata la proposta che Camilla Valerio ha ricevuto dal manager della St. Francis per passare un anno in America. Una scena da film americano.
Come in perfetto stile stelle e strisce è stato lo spettacolo che è stato allestito durante gli intervalli e per creare la giusta atmosfera sugli spalti: T-shirt e braccialetti ufficiali della manifestazione nero e verde fluo per tutti; i balletti della “Officine in Movimento” per tutti i balletti durante il match contro Notre Dame e la musica di Basement Monkeys e DJ skipa in perfetta sintonia anche con le richieste del college cattolico del St. Francis.
“Un bilancio estremamente positivo con due serate di un livello tecnico, di ritmo e di spettacolo che a Pesaro e in Italia non si vedono spesso!” - ha commentato Andrea Sciarrini, organizzatore della tappa pesarese del College Basketball Tour - “Una base quindi perfetta per poter lavorare al meglio per preparare le date di 20-23 quando verranno St John's e Boston”.
L'articolo originale è pubblicato su Vivere Pesaro del 12/08/2014
Non raccontano per esempio che nei due match femminili il divario è stato solo di profondità di roster e nella condizione atletica: le “sirene” allenate da coach Procaccini, infatti, tecnicamente sono state spesso superiori e avrebbero meritato sicuramente almeno la prima partita, persa solo a fil di sirena.
Come non raccontano che nel match dei “Tritoni” contro l'armata degli Irish Fighters, nonostante il risultato pesante, la selezione all star locale ha comunque sempre lottato con onore e volontà, e che, nonostante la maggior parte di loro siano ancora in off season e le assenze di Dordei, Fultz e Maggiotto, glu uomini di Badioli sono rimasti a contatto con gli avversari fino al 30-42. Gli statunitensi fisicamente hanno fatto valere la loro stazza a rimbalzo e la loro condizione a tutto campo (soprattutto gli ultimi minuti della partita). Grande onore comunque
Grazie ai prestigiosi ospiti – il pluripremiato coch Mike Bray di Notre Dame, Jerian Grant e Pat Connaughton - come si sperava, il pubblico ha risposto bene all'evento, riempendo il vecchio hangar soprattutto nel match di cartello contro Notre Dame. Presenti tantissimi addetti ai lavori e scout. E non solo italiani. Emblematica a tale proposito è stata la proposta che Camilla Valerio ha ricevuto dal manager della St. Francis per passare un anno in America. Una scena da film americano.
Come in perfetto stile stelle e strisce è stato lo spettacolo che è stato allestito durante gli intervalli e per creare la giusta atmosfera sugli spalti: T-shirt e braccialetti ufficiali della manifestazione nero e verde fluo per tutti; i balletti della “Officine in Movimento” per tutti i balletti durante il match contro Notre Dame e la musica di Basement Monkeys e DJ skipa in perfetta sintonia anche con le richieste del college cattolico del St. Francis.
“Un bilancio estremamente positivo con due serate di un livello tecnico, di ritmo e di spettacolo che a Pesaro e in Italia non si vedono spesso!” - ha commentato Andrea Sciarrini, organizzatore della tappa pesarese del College Basketball Tour - “Una base quindi perfetta per poter lavorare al meglio per preparare le date di 20-23 quando verranno St John's e Boston”.
L'articolo originale è pubblicato su Vivere Pesaro del 12/08/2014
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