College Basketball Tour: le Adriatic Sea Sirens sfidano St. Francis nella gara inaugurale
Al via la tappa pesarese del College Basketball Tour nel vecchio hangar di Viale dei Partigiani: in campo le Adriatic Sea Sirens di coach Procaccini contro la St. Francis University. Palla a due alle 20.30. Ingresso a offerta libera!
Terenzi Chiara, Erica Reggiani, Veronica Dell'Olio, Elena Ramò, Licia Filippetti, Margherita Mataloni, Jomanda Rosier, Camilla Valerio, Laura Maiorano: questo sarà la rosa a disposizione di coach Procaccini e dei suoi assistenti Bellucci e Tartaro nel match di apertura della tappa pesarese del College Basketball Tour contro le “Red Flash” della St. Francis.
L’Università di St. Francis, Pennsylvania, è stata fondata nel 1847 e condotta sotto la tradizione dei Frati Francescani del Terzo Ordine Regolare. L'università è situata su 600 acri (243 ettari) nelle foreste e terreni agricoli di Loretto. Atleticamente, compete nel nordest Conference della Ncaa sempre in Div I. Una squadra dal grande potenziale tecnico e con delle radici religiose, tanto che per andare in contro a tali eseginze, le canzoni che accompagneranno la partita sono state accuratamente selezionate evitando testi che avrebbero potuto in qualche modo urtare il credo della scuola.
Un match che le ragazze attendono con grande trepidazione, soprattutto per una ragione: mettersi alla prova contro una squadra statunitense: “In USA, la pallacanestro è uno degli sport più praticati e seguiti” - ci spiega Erica Reggiani, pesarese quest'anno a Schio in A1 - “e quindi, nel panorama del basket femminile, si può ben dire che le americane sono le più forti. Nel College Basketball Tour saremo di fronte a delle squadre di livello altissimo, con giocatrici dalle grandi doti fisiche: noi dal nostro canto dovremo puntare sulle nostre doti tecniche e giocare con la testa!”.
Sono precisamente le grandi doti fisiche e atletiche delle ragazze statunitensi a destare preoccupazione nelle atlete delle Adriatic Sirens e l'aspetto che le affascina di più: “Il basket americano è un mito per tutti i giocatori: non capita davvero spesso di essere in campo contro delle atlete statunitensi e quindi sinceramente non vedo l'ora di iniziare” - ci racconta Elena Ramò, anche lei campionessa europea con la nazionale U20 - “Io solitamente punto molto sulla tecnica, ma contro queste squadre anche la fisicità è fondamentale... e questo è un aspetto su cui devo assolutamente migliorare. Quindi, penso che per me queste due partite saranno un'ottima palestra anche per il prossimo campionato”.
Il College Basketball Tour sarà anche una grande opportunità di rilancio per il basket femminile, da sempre troppo snobbato in Italia e vittima di tanti pregiudizi: “per il basket femminile questo tour rappresenta certamente una vetrina importante che potrà servire anche per avvicinare il pubblico al basket femminile” - ci conferma Mauro Procaccini, allenatore per 4 anni della squadra di Parma in A1 -“troppo spesso in Italia, questo sport viene visto con diffidenza, e a dirla tutta, prima di entrarci anche io avevo qualche perplessità sul basket femminile. Invece, ho potuto vedere come le donne in quanto a dedizione e professionalità superano quasi gli uomini. Per giocare ad alti livelli, ci vuole tanta passione e voglia di stare in campo e le donne questo lo accentuano meglio”.
Un motivo in più per seguire la partita ci viene da Camilla Valerio: “nel basket femminile, dove non girano tanti soldi, il sacrificio delle giocatrici e delle società è tanto. Ma questo si tramuta anche in una grande passione intorno all'intero movimento e soprattutto in campo. Per questo il pubblico dovrebbe seguirci: deve vederci giocare per capire quanta dedizione c'è in questo sport. E il College Basket Tour potrebbe rilevarsi una vetrina importante proprio in questo senso. Portare tante persone al palazzetto sarebbe fantastico e ripagherebbe tutti gli sforzi fatti per arrivare qui. Infine, vedendo quanto ci divertiamo noi giocatrici in campo, sono sicura che anche il pubblico sugli spalti non potrà che unirsi a noi in questa festa del basket. Vi aspettiamo!”.
L'appuntamento è fissato al vecchio palas in Viale dei Partigiani per venerdì 8 agosto alle 20.30! Non mancate!
L’Università di St. Francis, Pennsylvania, è stata fondata nel 1847 e condotta sotto la tradizione dei Frati Francescani del Terzo Ordine Regolare. L'università è situata su 600 acri (243 ettari) nelle foreste e terreni agricoli di Loretto. Atleticamente, compete nel nordest Conference della Ncaa sempre in Div I. Una squadra dal grande potenziale tecnico e con delle radici religiose, tanto che per andare in contro a tali eseginze, le canzoni che accompagneranno la partita sono state accuratamente selezionate evitando testi che avrebbero potuto in qualche modo urtare il credo della scuola.
Un match che le ragazze attendono con grande trepidazione, soprattutto per una ragione: mettersi alla prova contro una squadra statunitense: “In USA, la pallacanestro è uno degli sport più praticati e seguiti” - ci spiega Erica Reggiani, pesarese quest'anno a Schio in A1 - “e quindi, nel panorama del basket femminile, si può ben dire che le americane sono le più forti. Nel College Basketball Tour saremo di fronte a delle squadre di livello altissimo, con giocatrici dalle grandi doti fisiche: noi dal nostro canto dovremo puntare sulle nostre doti tecniche e giocare con la testa!”.
Sono precisamente le grandi doti fisiche e atletiche delle ragazze statunitensi a destare preoccupazione nelle atlete delle Adriatic Sirens e l'aspetto che le affascina di più: “Il basket americano è un mito per tutti i giocatori: non capita davvero spesso di essere in campo contro delle atlete statunitensi e quindi sinceramente non vedo l'ora di iniziare” - ci racconta Elena Ramò, anche lei campionessa europea con la nazionale U20 - “Io solitamente punto molto sulla tecnica, ma contro queste squadre anche la fisicità è fondamentale... e questo è un aspetto su cui devo assolutamente migliorare. Quindi, penso che per me queste due partite saranno un'ottima palestra anche per il prossimo campionato”.
Il College Basketball Tour sarà anche una grande opportunità di rilancio per il basket femminile, da sempre troppo snobbato in Italia e vittima di tanti pregiudizi: “per il basket femminile questo tour rappresenta certamente una vetrina importante che potrà servire anche per avvicinare il pubblico al basket femminile” - ci conferma Mauro Procaccini, allenatore per 4 anni della squadra di Parma in A1 -“troppo spesso in Italia, questo sport viene visto con diffidenza, e a dirla tutta, prima di entrarci anche io avevo qualche perplessità sul basket femminile. Invece, ho potuto vedere come le donne in quanto a dedizione e professionalità superano quasi gli uomini. Per giocare ad alti livelli, ci vuole tanta passione e voglia di stare in campo e le donne questo lo accentuano meglio”.
Un motivo in più per seguire la partita ci viene da Camilla Valerio: “nel basket femminile, dove non girano tanti soldi, il sacrificio delle giocatrici e delle società è tanto. Ma questo si tramuta anche in una grande passione intorno all'intero movimento e soprattutto in campo. Per questo il pubblico dovrebbe seguirci: deve vederci giocare per capire quanta dedizione c'è in questo sport. E il College Basket Tour potrebbe rilevarsi una vetrina importante proprio in questo senso. Portare tante persone al palazzetto sarebbe fantastico e ripagherebbe tutti gli sforzi fatti per arrivare qui. Infine, vedendo quanto ci divertiamo noi giocatrici in campo, sono sicura che anche il pubblico sugli spalti non potrà che unirsi a noi in questa festa del basket. Vi aspettiamo!”.
L'appuntamento è fissato al vecchio palas in Viale dei Partigiani per venerdì 8 agosto alle 20.30! Non mancate!
L'articolo originale è pubblicato su Vivere Pesaro del 8/10/2014
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