Tennis: l'Ital donne si aggiudica lo scontro con gli USA e vola in semifinale
CLEVELAND (USA) - L'inedito gruppo azzurro formato da Karin Knapp, Camila Giorgi, Nastassja Burnett ed Alice Matteucci superano gli Stati Uniti con un perentorio 3 a 0.
Qualcuno aveva sicuramente storto il naso all'annuncio che a difendere il titolo di Fed Cup non ci sarebbero state Errani, Vinci e Pennetta. E invece l'indedito team azzurro formato da Karin Knapp, Camila Giorgi, Nastassja Burnett ed Alice Matteucci ha superato gli Stati Uniti con un netto tre a zero.
La prima giornata di incontri, ha visto il trionfo in tre set di Karin contro Christina McHale (6-3, 3-6, 6-1) e poi quello di Camila contro Madison Keys in un match a senso unico terminato con il punteggio di 6-1, 6-1.
Nel match inaugurale, l'altotesina (40° del ranking WTA) ha lottato per più di due ore per avere la meglio sulla sua avversaria. Dopo essersi aggiudicata il primo set grazie ad un break nel quarto game, l'azzurra ha subito il gioco della statunitense che è riuscita a rubarle il servizio per ben due volte e riaprire così la partita. A fare la differenza nel terzo e decisivo set è stata la grinta di Karin che le ha permesso di mettere a segno tre break (nel secondo, quinto e sesto gioco) e a chiudere subito sul 6 a 1.
Sul punteggio di 1 a 0, è scesa poi in campo Camila Giorgi al suo debutto in Fed Cup. E un debutto migliore certo non ci poteva essere. Contro la numero 37 del ranking, i pronostici non erano proprio a favore della tennista di Macerata, ma una volta scesa in campo, la giovane azzurra ha letteralmente travolto l'avversaria con una pioggia di vincenti messi a segno da ogni parte del campo. In un'ora di gioco, il tabellone recitava 6-1, 6-1 a favore di Camila e 2 a 0 per l'Italia.
Il punto decisivo per l'accesso alle semifinali è arrivato nuovamente da Karin Knapp che si è imposta per 6-3, 7-5 su Alison Riske, schierata a sorpresa al posto di Madison Keys. Il primo set è stato tutto a favore dell'italiana che ha comandato sin dall'inizio gli scambi e ha ottenuto il break decisivo nel quarto e sesto gioco. Nel secondo set, sul 5 a 2, l'altoesina ha subito però il ritorno dell'avversaria che, trascinata dal pubblico, ha impattato sul 5 a 5. Karin ha saputo però mantenere la calma e a ritrovare il suo gioco, chiudendo poi per 7 a 5.
La prima giornata di incontri, ha visto il trionfo in tre set di Karin contro Christina McHale (6-3, 3-6, 6-1) e poi quello di Camila contro Madison Keys in un match a senso unico terminato con il punteggio di 6-1, 6-1.
Nel match inaugurale, l'altotesina (40° del ranking WTA) ha lottato per più di due ore per avere la meglio sulla sua avversaria. Dopo essersi aggiudicata il primo set grazie ad un break nel quarto game, l'azzurra ha subito il gioco della statunitense che è riuscita a rubarle il servizio per ben due volte e riaprire così la partita. A fare la differenza nel terzo e decisivo set è stata la grinta di Karin che le ha permesso di mettere a segno tre break (nel secondo, quinto e sesto gioco) e a chiudere subito sul 6 a 1.
Sul punteggio di 1 a 0, è scesa poi in campo Camila Giorgi al suo debutto in Fed Cup. E un debutto migliore certo non ci poteva essere. Contro la numero 37 del ranking, i pronostici non erano proprio a favore della tennista di Macerata, ma una volta scesa in campo, la giovane azzurra ha letteralmente travolto l'avversaria con una pioggia di vincenti messi a segno da ogni parte del campo. In un'ora di gioco, il tabellone recitava 6-1, 6-1 a favore di Camila e 2 a 0 per l'Italia.
Il punto decisivo per l'accesso alle semifinali è arrivato nuovamente da Karin Knapp che si è imposta per 6-3, 7-5 su Alison Riske, schierata a sorpresa al posto di Madison Keys. Il primo set è stato tutto a favore dell'italiana che ha comandato sin dall'inizio gli scambi e ha ottenuto il break decisivo nel quarto e sesto gioco. Nel secondo set, sul 5 a 2, l'altoesina ha subito però il ritorno dell'avversaria che, trascinata dal pubblico, ha impattato sul 5 a 5. Karin ha saputo però mantenere la calma e a ritrovare il suo gioco, chiudendo poi per 7 a 5.
L'articolo originale è pubblicato su Vivere Italia del 10/02/2014
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