Sochi: iniziano le XXII Olimpiadi Invernali
SOCHI (RUSSIA) - Al Fisht Olympic Stadium è andata in scena la cerimonia d'apertura delle XXII Olimpiadi Invernali. Tre ore di spettacolo per ricostruire la storia russa e per esaltarne gli eroi del presente e del passato.
Un filmato nel quale ogni lettera dell’alfabeto russo (33 in totale) viene associata ad un luogo, un oggetto o un personaggio russo: così ha avuto inizio la cerimonia d'apertura delle XXII Olimpiadi Invernali. Un filmato che esprime tutto l'orgoglio russo tra pittori, scrittori e scienziati che hanno influenzato la storia mondiale.
Mentre sullo sfondo dei tipici paesaggi russi vola una bambina tutta vestita di bianco, fa il suo ingresso il presidente Vladimir Putin: un coro maschile intona l'inno nazionale, mentre lo stadio si colora di blu, bianco e rosso.
Uno sguardo sul percorso della fiaccola olimpica ed eccoci all'ingresso dei 2860 atleti (1770 uomini e 1090 donne) degli 89 paesi partecipanti. I primi ad entrare sono come tradizione i greci, seguiti dagli australiani e dagli austriaci. Tocca poi allo Zimbawe - al suo esordio nei giochi olimpici invernali - e poi ai 113 atleti italiani, applauditi in platea anche dal presidente Letta. Dopo i tanti applausi per gli americani e per i giamaicani, fa il suo ingresso anche la squadra russa salutata da una vera e propria ovazione.
Il tempo di far conoscere al pubblico di tutto il mondo le tre mascotte di questi giochi invernali (l'Orso Bianco, la Lepre e il Leopardo delle Nevi) e inizia il vero e proprio spettacolo che si presenta come una retrospettiva sulla storia e sulla cultura
russa: tra Troike (il tipico veicolo trainato dai cavalli) e Matrioske, si celebrano le imprese di Pietro il Grande e gli eventi della rivoluzione russa, passando per la rappresentazione teatrale di "Guerra e Pace" di Tolstoj fino ad arrivare alla creazione dell'Unione Sovietica.
Il leader russo cala anche una mossa sorpresa cantando con il duo russo delle t.A.T.u. - Lena e Julia - che, famose per una “pseudo-relazione lesbo”, questa volta si limitano a tenersi per mano astenendosi da un bacio saffico che avrebbe scatenato un'infinità di reazioni.
Le luci e la musica lasciano spazio alle autorità; il primo a prendere la parola è Dmitry Chernyshenko, il Presidente del Comitato Organizattore russo. Dopo aver parlato degli ingenti sforzi fatti e dei grandi risultati ottenuti, Chernyshenko ha voluto ricordare lo spirito di unione e di integrazione delle Olimpiadi concludendo con la frase “tutti saremo qui con le nostre diversità“.
La parola passa poi a Thomas Bach, presidente del Comitato Olimpico Internazionale, che dopo aver lodato la Russia per il lavoro svoltoinvita Vladimir Putin sul palco. E' proprio il presidente russo ad annunciare l'inizio ufficiale dei giochi: mentre si rende omaggio al capolavoro di Ciajkovskij, il "Lago dei Cigni", i rappresentanti degli atleti giurano sulla bandiera.
La fiamma olimpica, reduce del viaggio più lungo della sua storia, fa finalmente il suo ingresso nel Fisht Olympic Stadium tra le mani della tennista Maria Sharapova per poi arrivare nel braciere che resterà acceso fino al 23 di febbraio. E mentre risuonano le note dello "Schiaccianoci", inizia il tradizionale spettacolo pirotecnico che illumina a giorno il cielo di Sochi.
Una cerimonia blindata che non è stata però immune dalle proteste e dalla tensione; a partire dall' assenza dei leader come Obama e Merkel per protestare contro le discriminazioni e le leggi anti-gay e la divisa arcobaleno della Germania proprio a ricordare la battaglia per i diritti degli omosessuali.
Grande timore poi per un volo turco partito dall'Ucraina e dirottato che ha costretto l'aereo ad un atterraggio di emergenza a Istanbul. Arrestato il presunto dirottatore, ma l'attenzione sulla città del Mar Nero resta altissima.
Mentre sullo sfondo dei tipici paesaggi russi vola una bambina tutta vestita di bianco, fa il suo ingresso il presidente Vladimir Putin: un coro maschile intona l'inno nazionale, mentre lo stadio si colora di blu, bianco e rosso.
Uno sguardo sul percorso della fiaccola olimpica ed eccoci all'ingresso dei 2860 atleti (1770 uomini e 1090 donne) degli 89 paesi partecipanti. I primi ad entrare sono come tradizione i greci, seguiti dagli australiani e dagli austriaci. Tocca poi allo Zimbawe - al suo esordio nei giochi olimpici invernali - e poi ai 113 atleti italiani, applauditi in platea anche dal presidente Letta. Dopo i tanti applausi per gli americani e per i giamaicani, fa il suo ingresso anche la squadra russa salutata da una vera e propria ovazione.
Il tempo di far conoscere al pubblico di tutto il mondo le tre mascotte di questi giochi invernali (l'Orso Bianco, la Lepre e il Leopardo delle Nevi) e inizia il vero e proprio spettacolo che si presenta come una retrospettiva sulla storia e sulla cultura
russa: tra Troike (il tipico veicolo trainato dai cavalli) e Matrioske, si celebrano le imprese di Pietro il Grande e gli eventi della rivoluzione russa, passando per la rappresentazione teatrale di "Guerra e Pace" di Tolstoj fino ad arrivare alla creazione dell'Unione Sovietica.
Il leader russo cala anche una mossa sorpresa cantando con il duo russo delle t.A.T.u. - Lena e Julia - che, famose per una “pseudo-relazione lesbo”, questa volta si limitano a tenersi per mano astenendosi da un bacio saffico che avrebbe scatenato un'infinità di reazioni.
Le luci e la musica lasciano spazio alle autorità; il primo a prendere la parola è Dmitry Chernyshenko, il Presidente del Comitato Organizattore russo. Dopo aver parlato degli ingenti sforzi fatti e dei grandi risultati ottenuti, Chernyshenko ha voluto ricordare lo spirito di unione e di integrazione delle Olimpiadi concludendo con la frase “tutti saremo qui con le nostre diversità“.
La parola passa poi a Thomas Bach, presidente del Comitato Olimpico Internazionale, che dopo aver lodato la Russia per il lavoro svoltoinvita Vladimir Putin sul palco. E' proprio il presidente russo ad annunciare l'inizio ufficiale dei giochi: mentre si rende omaggio al capolavoro di Ciajkovskij, il "Lago dei Cigni", i rappresentanti degli atleti giurano sulla bandiera.
La fiamma olimpica, reduce del viaggio più lungo della sua storia, fa finalmente il suo ingresso nel Fisht Olympic Stadium tra le mani della tennista Maria Sharapova per poi arrivare nel braciere che resterà acceso fino al 23 di febbraio. E mentre risuonano le note dello "Schiaccianoci", inizia il tradizionale spettacolo pirotecnico che illumina a giorno il cielo di Sochi.
Una cerimonia blindata che non è stata però immune dalle proteste e dalla tensione; a partire dall' assenza dei leader come Obama e Merkel per protestare contro le discriminazioni e le leggi anti-gay e la divisa arcobaleno della Germania proprio a ricordare la battaglia per i diritti degli omosessuali.
Grande timore poi per un volo turco partito dall'Ucraina e dirottato che ha costretto l'aereo ad un atterraggio di emergenza a Istanbul. Arrestato il presunto dirottatore, ma l'attenzione sulla città del Mar Nero resta altissima.
L'articolo originale è pubblicato su Vivere Italia del 08/02/2014 (con foto della cerimonia d'apertura).
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