Volley: Piacenza e Trento tricolori

Si concludono i campionati maschili e femminili della serie A1 di pallavolo: tra le donne, la Rebecchi Nordmeccanica Piacenza si impone in gara 4 contro la Imoco Volley Conegliano; la Itas Diatec Trento strappa un altro successo al tie-break di gara 5 contro la Copra Elior Piacenza.
Quest'anno Piacenza potrebbe considerarsi davvero la patria del volley italiano: sia la squadra femminile - la Rebecchi Nordmeccanica - che la maschile - la Copra Elior - sono infatti arrivati a giocarsi le finali scudetto di questo campionato. Molti sognavo un duetto storico, ma il titolo è arrivato solo nel settore femminile.

La squadra allenata da Caprara è riuscita infatti a domare le pantere della Imoco Volley Conegliano dopo tre agguerritissime gare terminate solo al tie-break. Nelle prime due, Leggeri e compagne, dopo essere state sotto di due set, hanno sempre saputo rimontare ed aggiudicarsi la gara al quinto e decisivo set. In gara tre la storia sembrava doversi ripetere con Conegliano avanti due set e Piacenza a recuperare. Questa volta però le ragazze di coach Gaspari hanno saputo mantenere la lucidità e chiudere con grande autorevolezza il set decisivo. Gara 4 è stato invece un vero e proprio monologo piacentino, con le lupe sembre in netto vantaggio sulle avversarie fatta eccezione per il terzo set. Dopo il trionfo in Coppa Italia, la Nordmeccanica Piacenza si conferma così la squadra più forte di questo campionato femminile, un campionato che ha visto momenti anche difficili e negativi con il fallimento prima di Cremona e poi di Modena.

In campo maschile la lotta è stata anche più dura. Ci sono infatti volute tutte le 5 gare in programma per decretare il vincitore di questo scudetto. I giallo blu della Itas si sono imposti in gara 1 per 3-1, per poi doversi arrendere con lo stesso punteggio nella gara successiva. Gara 3 e 4 hanno visto due successi netti per 3 a 0 della formazione di casa. Gara 5 infine è stata una vera e propria battaglia che si è conclusa solo al tie break per 15 a 12. A decidere il match, una maggiore lucidità nei momenti importanti del palleggiatore della Itas Jack Sintini a cui non sono tremate le mani quando la palla scottava.

Quella del regista romagnolo è una vera e propria favola conclusasi con il trionfo tricolore: ad un anno dalla guarigione dal cancro che lo aveva allontanato dai campi di gioco, il regista romagnolo è tornato ed è stato l’uomo in più della sqaudra trentina.

L'articolo originale è pubblicato sul numero del 14/05/2013 di Vivere Italia

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