Tennis: l'Italia si arrende con onore a Federer e Wawrinka
GINEVRA: Con il risultato di 3 a 1, la Svizzera ritorna in finale dopo 22 anni. Bolelli e Fognini, pur lottando punto su punto, si arrendono nei singolari a Federer e Wawrinka. Trionfo invece nel doppio.
La Svizzera vola in finale dove ad aspettarla c'è la Francia vincitrice per 3 a 0 contro la Repubblica Ceca.
3 ore e 57 minuti. Tanto ci è voluto alla coppia azzurra formata da Bolelli e Fognini per avere la meglio del duo svizzero Wawrinka e Chiudinelli, rimontando da due set a uno. Un 75 36 57 63 62 che ha permesso all'Italia di guadagnare un punto nella sfida di semifinale contro la Svizzera. Punto meritatissimo che arriva dopo le due sconfitte nei singolari di venerdì pomeriggio.
Nel match d'esordio, Bolelli mette in campo il suo miglior tenni e impegna seriamente Federer soprattutto nel primo set quando il bolognese trascina il campione di Basilea fino al tie-break tenendo poi punto su punto. Lo svizzero continua poi a macinare vincenti e a chiudere con un doppio 6-4, annullando ogni tentativo di rimonta da parte dell'azzurro.
Le aspettative nei confronti di Fognini sono invece tante e per vari motivi: a partire dalla vittoria ad Acapulco nell' ultimo precedente contro Wawrinka, lo stato non certo di forma attraversato dal numero due svizzero e la verve agonistica del ligure quando si tratta di Davis Cup. Ma questa volta, il ligure scende in campo nei peggiori dei modi, regalando tanti punti e non entrando mai nel match. Con il punteggio di 6-2, 6-3, 6-2 Wawrinka dà alla Svizzera il suo secondo successo.
Dopo il punto guadagnato in doppio, Fabio è chiamato al riscatto nel match del "tutto o niente" contro Federer. E questa volta, il ligure scende in campo con l'atteggiamento di chi vuole centrare l'impresa. Proprio in avvio di match, l'azzurro si guadagna subito una palla break che il campione svizzero annulla con un ace. Ma il vincitore di 17 slam sale di ritmo e chiude il primo set per 6-2, il secondo per 6-3. Il ligure mette in campo l'orgoglio e, nel terzo set, si guadagna nuovamente una palla break sul 2 a 2. Pur non realizzandola, Fabio non si scompone e tiene il suo turno di servizio con autorità trascinado l'elvetico al tie-break. Nonostante qualche gratuito di troppo da parte dell'avversario, Fognini, alla fine, si deve però arrendere per 7 a 4.
Nel match d'esordio, Bolelli mette in campo il suo miglior tenni e impegna seriamente Federer soprattutto nel primo set quando il bolognese trascina il campione di Basilea fino al tie-break tenendo poi punto su punto. Lo svizzero continua poi a macinare vincenti e a chiudere con un doppio 6-4, annullando ogni tentativo di rimonta da parte dell'azzurro.
Le aspettative nei confronti di Fognini sono invece tante e per vari motivi: a partire dalla vittoria ad Acapulco nell' ultimo precedente contro Wawrinka, lo stato non certo di forma attraversato dal numero due svizzero e la verve agonistica del ligure quando si tratta di Davis Cup. Ma questa volta, il ligure scende in campo nei peggiori dei modi, regalando tanti punti e non entrando mai nel match. Con il punteggio di 6-2, 6-3, 6-2 Wawrinka dà alla Svizzera il suo secondo successo.
Dopo il punto guadagnato in doppio, Fabio è chiamato al riscatto nel match del "tutto o niente" contro Federer. E questa volta, il ligure scende in campo con l'atteggiamento di chi vuole centrare l'impresa. Proprio in avvio di match, l'azzurro si guadagna subito una palla break che il campione svizzero annulla con un ace. Ma il vincitore di 17 slam sale di ritmo e chiude il primo set per 6-2, il secondo per 6-3. Il ligure mette in campo l'orgoglio e, nel terzo set, si guadagna nuovamente una palla break sul 2 a 2. Pur non realizzandola, Fabio non si scompone e tiene il suo turno di servizio con autorità trascinado l'elvetico al tie-break. Nonostante qualche gratuito di troppo da parte dell'avversario, Fognini, alla fine, si deve però arrendere per 7 a 4.
La Svizzera vola in finale dove ad aspettarla c'è la Francia vincitrice per 3 a 0 contro la Repubblica Ceca.
L'articolo originale è pubblicato su Vivere Italia del 15/09/2014
Commenti
Posta un commento