Una società....a misura Snoopy


“É la voglia di sport e di divertimento per tutti che 25 anni fa ha fatto nascere la Snoopy Pallavolo” si legge sul sito della società. In una città dove i ragazzi sono da sempre cresciuti a pane e basket e dove la pallavolo è entrata negli onori della cronaca solo da quando nel giro di pochi anni la Scavolini ha vinto scudetti, supercoppe e svariati riconoscimenti, Giancarlo Sorbini, attuale presidente della squadra bianco-rossa, ha deciso di costruire un palazzetto in un quartiere a pochi chilometri da Pesaro. “All'inizio c'era una squadretta di prima divisione che ha perso tutte le partite” - ci racconta Barbara Rossi, presidente della società – “e dà lì è iniziato quello che possiamo definire lo spirito Snoopy ovvero la voglia di aggregarsi e stare insieme”. Sara Antonioli, 21 anni, e capitano della serie C, ne è la prova vivente: “sono 14 anni che faccio parte di questa società e non ho mai cambiato. Quando ho scelto la pallavolo come sport, sapevo che volevo fare un gioco di squadra e la Snoopy ha preso la parte che più sentivo mia: il senso di collettività, l'appartenenza a una vera e propria famiglia; due aspetti fondamentali che non sempre si riescono a creare in tutte le società ma che qui sono dei veri e propri principi ispiratori. Lo si vede nel fatto che giocatrici ed allenatori facciano sempre fatica ad andarsene via da questa società: alla Snoopy ci sente come a casa”.

Da una piccola realtà provinciale la società pesarese ha saputo evolversi fino ad acquisire un'importanza a livello regionale e poi nazionale: “all'inizio venivano solo le bambine di questo quartiere, Villa Fastiggi, ma dopo la costruzione del Pala Snoopy e l'entrata nel nostro organico di Stefano Gambelli, responsabile di tutto il settore giovanile, il nostro gruppo si è allargato e sono iniziate ad arrivare ragazze anche da Pesaro e da tutta Italia” sottolinea Barbara. Infatti, tra le nuove arrivate di questa stagione, ci sono anche Giulia Passasseo di Lecce e Denise Vinci di Vibo Valentia, entrambe in forza nella prima squadra che sta affrontando il campionato di B1. “In Puglia e in particolar modo a Lecce la pallavolo non è ad alti livelli e quindi per poter fare il salto di qualità dovevo spostarmi. Sinceramente, non conoscevo la Snoopy come società, ma tra tutti i provini che ho fatto in giro per l'Italia, è quella che mi ha colpito maggiormente. Inoltre, l'idea di poter giocare a Pesaro, una città conosciuta in tutta Italia per la pallavolo, ha sicuramente avuto un grande peso nella mia scelta” ci spiega Giulia, 17 anni. E se per l'opposto pugliese la qualità è stato il fattore determinante, per Denise la scelta è stata dettata dalla simpatia della mascotte, appunto Snoopy.

È stato Sorbini stesso ad adottare il noto bracchetto della striscia a fumetti di Peanuts proprio per sottolineare l'ingrediente di fondo di questo gruppo: il divertimento. Ed è proprio questo che ha convinto Denise a firmare: “la prima volta che sono entrata in palestra sono rimasta colpita da tutti quegli snoopetti dipinti sulle sulla pareti del palazzetto, degli spogliatoi e della palestra. Non avevo mai visto una cosa del genere e mi è piaciuto talmente tanto che ho subito pensato che questa fosse la società giusta per me. Di solito, infatti, gli ambienti che avevo conosciuto fino a quel momento erano tutti molto più seri e ingessati...qui invece sin dal primo approccio ho respirato un' aria allegra e genuina. Poi la siepe a forma di Snoopy all'ingresso mi aveva già conquistata”. Serietà e allegria, qualità e genuinità: sono questi i marchi di fabbrica di una società che partita da una sola squadra ha saputo creare un vero e proprio movimento pallavolistico che ha centrato nella scorsa stagione la promozione in serie B1 e serie C e che agli Oscar dello Sport pesaresi è tornata a casa con due premi come miglior società emergente.

“La famiglia Snoopy conta circa 300 ragazze tra mini volley, under 13, under 14, under 16 serie C e B1. Abbiamo inoltre attivato due progetti con la Scavolini e abbiamo formato due squadre, una under 16 e una under 18 nel quale militano giocatici di entrambe le società. Ma non ci fermiamo qui. Da alcuni anni abbiamo attivato anche delle importanti partnership con le scuole della provincia dal titolo ”lo sport incontra la scuola per crescere insieme”. Secondo me infatti, le scuole e le società sportive sono delle “agenzie educative” che possono e devono lavorare insieme per educare i più giovani.” - puntualizza Barbara, che oltre ad essere una dirigente è anche una pedagogista - ”Per questo noi diamo tanta importanza anche al counseling sportivo, proprio per insegnare agli allenatori non solo nozioni tecniche ma anche pedagogiche ed educative. Soprattutto in questo momento di crisi nel volley femminile, crisi che non esiste solo nei campionati maggiori, ma che sta interessando anche quelli minori. Nella serie B1, per esempio, ci sono molte società in difficoltà o che si sono ritirate. Ma c'è anche un aspetto positivo: una presa di coscienza del fatto che sia necessario un cambio nella maniera in cui si lavora con le atlete italiane qui in Italia. Il cercare di mantenere i propri principi, non lasciarsi trascinare dalle problematiche che si stanno creando e il voler continuare a lavorare in maniera seria sono i principi su cui la nostra società intende lavorare: le problematiche si possono risolvere proprio puntando sulle piccole società che ancora credono in questi sani principi”.

Ed è proprio per promuovere questi sani e genuini principi che la Snoppy ha accettato di essere la protagonista di un video firmato Zeeva Production e Danilo Billi. “Il nostro è un video semplice ma genuino, che ci rappresenta benissimo. Nasce come idea per festeggiare i 25 anni della nostra società, per ripercorrere la nostra storia e mostrare quello che siamo riusciti a fare. L'idea non è solo promuovere una pallavolo di alto livello ma anche quello di mostrare qual' è il giusto ambiente per fare crescere questa passione ed educare le atlete e gli allenatori secondo la nostra ideologia”. Le riprese sono durate una settimana, con i video-operatori che sono andati tutti i giorni in palestra filmando tutti e gruppi e intervistando gli allenatori e i dirigenti; le telecamere sono persino andate nella Casa Snoopy a curiosare nella vita quotidiana delle atlete: “Per il video sono venuti anche a casa dove viviamo e quindi all'inizio c'è stato anche un po' di imbarazzo e di emozione” - commenta Giulia Ceccato, 20 anni palleggiatrice della B1 - ”All'inizio non sapevo davvero cosa dire ma alla fine abbiamo preso anche un po' di confidenza con la troupe e alla fine abbiamo preso una tisana tutti insieme. È giusto che mostrino anche la vita di quelle atlete che non sono del posto ma che all'interno della Snoopy vivono come in una vera e propria famiglia. Nelle strutture messe a disposizione della società ci si sta bene: si studia e insieme si risolvono i problemi. Personalmente, se avessi avuto la possibilità di vedere come le ragazze più grandi e di categorie più importanti vivevano la pallavolo e come si allenavano, mi avrebbe stimolato molto. Sfortunatamente da piccola non ho mai avuto questa possibilità e sono quindi contenta che le bambine che io alleno possano sfruttare questo video per trarne ispirazione e per crescere”.

E se per Giulia la parte più difficile è stata quella tra le mura domestiche, per altre l'emozione di giocare davanti alle telecamere ha tirato un brutto scherzo durante gli allenamenti: “la parte più difficile del video è stata la quella durante l'allenamento perché tutte noi cercavamo di dare il massimo ma, a causa della tensione, non sempre ci riuscivamo e capitava di fare peggio” ci confessa Giulia Passasseo. “Ma è stata anche una motivazione in più per tutti” - ribatte subito Sara - “ Il video ha coinvolto tutti, anche le più piccole: quando abbiamo filmato in palestra tutti insieme, nessuno voleva davvero mancare. È stato bello vedere come uno reagisce quando sai che sei ripresa dalle telecamere: tutte noi volevamo dare il meglio! A me personalmente ha fatto molto piacere perché sono cresciuta con questa società. Certo, non lo farei tutti i giorni: sapere che ogni settimana ci sono le telecamere forse può distrarre, ma fare un'iniziativa come questa nel quale si promuove lo sport e la sua importanza è bello. Qui i Villa Fastiggi la pallavolo ricopre un ruolo sociale importante: se chiedi ad un bambino o un adolescente cosa fa il sabato pomeriggio, ti risponderà che va a vedere la Snoopy. È importante far girare la vita di una comunità intorno allo sport e se video come questi possono promuovere questo messaggio io ne sono felice ed orgogliosa”.

L'articolo è pubblicato sul numero di febbraio 2012 di Pallavoliamo.
La foto di testata è di Danilo Billi ed è pubblicata sul numero di febbraio 2012 di Pallavoliamo.

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