Play off 2011: Scavolini battuta da Novara saluta la corsa scudetto

Dopo tre scudetti consecutivi, la Scavolini deve dire addio al sogno di vincerne un quarto: l'Asystel Novara si impone nuovamente al Palas di via Partigiani per 3 a 2 e vola in semifinale contro Bergamo. Match combattuto fino alla fine, con tanti infortuni in casa bianco-rossa e una grande prova di Usic.

Dopo aver perso gara 1 in casa e aver compiuto una grande rimonta sul campo avversario, le colibrì vanificano l'impresa perdendo al tie-break tra le mura amiche. Alla fine della partita Tofoli non trova scuse: "Hanno giocato meglio, giusto che passino il turno loro. Anche stasera abbiamo commesso troppi errori, specialmente nei momenti decisivi. C'è una grande amarezza in tutti noi".

Anche l'inizio gara non prometteva cero bene: durante il riscaldamento Manzano rimedia un infortunio che la toglie definitivamente dai giochi. Tofoli è così costretto a rinunciare alla sua centrale titolare e schierare al suo posto Olivotto nel sestetto al posto suo. A rendere anche più corta la panchina, è poi l'assenza di Marija Usic, in patria con la nazionale. In casa piemontese, Caprara deve invece fare a meno di Barun, infortunatasi in gara 1.

Nonostante tutto la Scavolini parte meglio, guadagnando tre lunghezze al primo timeout tecnico. Novara, come nella gara di andata, difende moltissimo e sorpassa 14-12. Al secondo stop conduce la Scavolini di un punto, ma qualche errore di troppo, soprattutto in battuta da parte di Flier, fa tornare avanti le ospiti, che chiudono senza problemi. Nel secondo parziale la Scavolini si porta subito sul +5 e questa volta non si fa riprendere. Caprara chiama continui time-outma il trend non si spezza: due ace in fila di Usic e un buon turno in battuta della croata siglano il +10 sul 20-10. La Scavolini si aggiudica così il secondo set (25-16) alla Scavolini.

Il terzo parziale si apre nel più grande equilibrio: 8-6 Scavolini alla prima sosta tecnica (invasione Barcellini). L' allungo pesarese arriva nuovamente con Usic (13-9), poi due errori riportano sotto Novara. La tensione sale, quando sul 15-14 si fa male anche Olivotto (caviglia destra), che esce per Gasimova. Paolini firma l'ace del 17 pari, sorpasso con il muro su Usic. Sul 19 pari rientra Olivotto, debitamente fasciata. Si procede punto a punto, poi la Scavolini manca il punto del 24 pari per un malinteso tra Di Gennaro e Ferretti: Novara non perdona e chiude il terzo set a suo favore (23-25). In avvio di quarto set, Caprara lascia in panchina Bechis e schiera la giovane Camera. Sul 8-7 per l'Asystel, la Scavolini sciupa due palle per il sorpasso e le piemontesi allungano di +4 al secondo timeout tecnico. Alcune chiamate arbitrali non condivise, fanno infiammare gli animi in campo delle due formazioni. Due ace consecutivi di Olivotto sulla riga riaprono il set (20-20), Usic sorpassa e Barcellini spara fuori la pipe. L'ace di Flier strappa tre set-point: chiude Guiggi con un muro (25-22).

L'accesso alla semifinale contro Bergamo si gioca così al tie-break. Novara è sempre in testa e al cambio di campo è a +3 grazie alle battute insidiose di Paolini. Horvath mette giù l'11-7 che chiude effettivamente i giochi. Le Colibrì alzano bandiera bianca commettendo un errore dietro l'altro (6 errori complessivi) e regalando la semifinale scudetto alla giovane, indomabile Asystel. Si chiude così un ciclo durato ben tre anni.

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