Editoriale mese di maggio 2011 - Pallavoliamo


CAPITANO, MIO CAPITANO

Maggio per noi che viviamo di volley femminile significa una sola cosa: play off. Dopo il pressochè perfetto equilibrio che ha dominato questo campionato, non ci si può aspettare che una vera e propria lotta in campo tra le quattro formazioni rimaste a contendersi il titolo di campionesse d'Italia. E così mentre Busto, Villa, Novara e Bergamo stanno dando vita all'ultimo, entusiasmante capitolo di questa stagione, mi ritrovo a pensare alla mia prima volta da “inviata speciale” sui campi da volley e alla giocatrice che ha fatto un po' la storia dei play off in queste ultime quattro stagioni.

Correva l'anno 2006 e proprio in questo periodo il mio boss mi aveva chiesto di “coprire la Scavolini Volley”. In quella partita le Colibrì affrontavano in semifinale l'Aystel Novara di Osmokrovic, Skowronska e Aguero. Andai e vissi più da tifosa che da giornalista quella fatidica gara che catapultò Pesaro nelle finali contro Perugia, serie che poi regalò il primo scudetto alle pesaresi. Ricordo ancora come se fosse ieri, l'intervista a fine gara a colei che per quattro anni sarebbe stata la bandiera e la guida di questa squadra: Martina Guiggi. In quella partita il 14 bianco-rosso aveva messo in campo un numero impressionante di fast e aveva trascinato le sue compagne nel tie-break: bastò quella partita a far diventare Martina una delle mie giocatrici preferite. E durante questi cinque anni questa mia stima non ha fatto che crescere.

Lo scorso anno, infatti, ha stretto i denti fino alla fine nonostante l'infortunio al ginocchio; ha messo la sua faccia e le sue parole nei delicati momenti dopo l'esonero di Vercesi; ha versato tante lacrime lo scorso 13 maggio quando la sua squadra, dopo quattro finali e quattro scudetti consecutivi, è stata eliminata ai quarti di finali dei play off. Questa è Martina Guiggi in campo: una campionessa con la C maiuscola, competitiva, positiva ed intelligente; una giocatrice che con la sua tecnica, grinta e grande determinazione ha contribuito a rendere grande la società pesarese.

La scelta di Martina come protagonista della rubrica “Cuore di Mamma” di questo mese vuole essere quindi un omaggio a questa giocatrice che per me è stata una sorta di madrina in questa avventura giornalistica e che è diventato un mio personale idolo pallavolistico, l'incarnazione della vera giocatrice: tecnica, forte, intelligente e tanto grintosa. Che mi ricordo di quella prima intervista? Io, impacciata che non riesco a ricordare il nome di una singola squadra con cui avevano giocato e Martina che cerca di mettermi a mio agio dicendo “non ti preoccupare, anche io non me le ricordo tutte”. Che dire? Un vero capitano.

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