Mi fido di te: Noemi Signorile e Macchia


LA MIA PICCOLA STAR

Immaginate la scena: aeroporto di Malpensa. Dopo circa un mese che non la vedevo - non era mai successo di stare lontani per così tanto tempo - finalmente Noemi ritornava dal Giappone dove aveva giocato la World Cup. Mi sfilo il collare; faccio lo slalom tra le gambe dei passeggeri in arrivo; le corro incontro e le salto in braccio appoggiando persino le zampe sulle sue spalle come a volerla abbracciare. Una scena da film, non trovate? Eh sì, a me piace un po' fare la star. Da quando il video della video-chiamata Skype tra me e la mia padroncina sta spopolando su Youtube (http://youtu.be/oFDKjX4uY) e da quando mi hanno dedicato persino un articolo dal titolo “Il cagnolone di Noemi” mi sento davvero una STAR. Lo ammetto: mi piace stare al centro dell'attenzione. Non vi dico il caos che ho suscitato quel giorno all'aeroporto, ma anche tanti sorrisi da parte delle persone che assistevano alla scena compresi due poliziotti che inizialmente si sono preoccupati ma che poi, visto che non volevo aggredire nessuno ma solo correre a salutare la mia padroncina, sono scoppiati a ridere. È stata una scena bellissima e buffissima. Ma non ti preoccupare Noemi! Non ho intenzione di prendere il tuo posto: sei tu la star e io sono felice di fare parte della tua vita!

Ops, che sbadato, non mi sono neppure presentato: sono Macchia - a.k.a. Macchietta - e sono il pastore australiano di Noemi Signorile, la nuova alzatrice della Robursport Volley Pesaro. È da circa un anno che posso vantarmi di essere il suo fedele amico a quattro zampe: tanto fedele che l'accompagno sempre in aeroporto quando parte per i collegiali e non mi perdo neanche una partita in casa! Almeno questo accadeva quando Noemi giocava a Bergamo e i suoi genitori mi portavano a tutti i match. Qui a Pesaro ci dovremo organizzare. Io intanto ho deciso che dormirò in camera con lei. Eh sì, non conosco ancora bene la casa e quindi preferisco starle vicino vicino. Ci ho già portato io personalmente il mio cuscinone e l'ho piazzato proprio ai piedi del letto. Sin dalla prima volta in cui ci ho dormito, sono io che decido dove sistemarlo e ci sto talmente bene che non sogno nemmeno di salire sul lettone della mia padroncina, anche se tutte le mattine vado a svegliarla. No, non vi preoccupate! Non sono uno di quei cani che nel mezzo della notte corre a chiamare per fare una passeggiata! Io rispetto i tempi di Noemi e diciamo che ci intendiamo alla perfezione.

Pensate che lei ci parla con me e io a modo mio, cerco di risponderle. Come faccio? Per esempio durante le video-chiamate emetto dei strani versi e cerco di attaccare il muso allo schermo sperando di poterle dare una bella leccata! Lo so, lo so: posso sembrare un po' buffo, ma come ho detto prima, mi piace essere al centro dell'attenzione e fare un po' il pagliaccio, soprattutto quando si tratta di ricevere qualche biscottino da mangiare. Per esempio, il gioco preferito tra me e Noemi è quello del lancio della palla o del frisbee: io glieli riporto sempre e glieli lascio proprio sopra i piedi e naturalmente mi aspetto qualcosa in cambio. E se proprio non riesco a convincerla.... mi metto a fare le capriole! Sono un campione in questa specialità e anche se sembro un clown, per sgranocchiare qualcosa ne vale sempre la pena. Di solito, mangio crocchette di agnello e riso - sempre della stessa marca: l' unico vizio o peccato di gola che mi concedo è la mela di cui vado pazzo e che mangio insieme a Noemi a fine pasto. Però quando andiamo a trovare la zia Lisa, lei mi dà i miei amati due pomodorini: con uno, prima di mangiarlo ci gioco un po' e poi vado alla ricerca dell'altro che la zia nasconde e che io immancabilmente trovo. È un gioco che adoro! Sono davvero intelligente ...e un po' furbacchione come direbbe Noemi: per avere i miei due pomodorini mi siedo vicino alla zia e la fisso con i miei due occhioni così lei non può resistermi.

Quando poi ne combino una delle mie, so come farmi perdonare: per esempio, quando ero ancora un cucciolo avevo un grande debole per le foto. La casa di Noemi ne era a dir poco piena, ma ad essere sincero, a me non piacevano un granché. Per questo ho deciso di farle fuori tutte: tiravo giù le cornici - quelle colorate dell'IKEA che alla mia padroncina piacciono tanto - le rosicchiavo per bene e riducevo le foto in coriandoli. Quando Noemi tornava a casa e vedeva il mio capolavoro, rimanevo sul cuscino con le orecchie basse senza muovermi sapendo di averla combinata grossa; aspettavo il suo gesto con la mano che mi indicava il terrazzo e mogio mogio uscivo; appena fuori mi mettevo però davanti al vetro come a chiederle scusa e....lei non aveva scampo! È impossibile resistermi!

Sembra un'eternità da quando ero ancora un cucciolo e Noemi mi ha scelto come nuovo amico di Zampa. Lei era cresciuta con Zoe, un Bobtail femmina che dall'età di quattro anni fino al liceo è stata la sua compagna di giochi: pensate che giocavano persino a pallavolo e lei le aveva insegnato a palleggiare con il naso. Prima di rivolgersi ad un allevamento, la mia padroncina aveva telefonato al canile per sapere se avevano dei cuccioli ma in quel momento avevano disponibili solo cani adulti. Così è andata a vedere in un allevamento ed è stato amore a prima vista. Il mio primo padrone ha fatto uscire in un recinto la mia cucciolata - 2 femmine e 3 maschi: eravamo tutti bellissimi, ma io ero diverso; più alto e più magro dei mie fratelli avevo un portamento davvero fiero e mi sentivo sicuro; non avevo paura ad avvicinarmi e questo deve averla colpita davvero; quando poi l'ho guardata con i miei occhioni dolcissimi.... Noemi si è letteralmente sciolta. Appena mi ha preso mi ha subito dato il nome di Macchia: infatti, i pastori australiani hanno una mascherina nera sugli occhi; io invece ce l'ho solo da una parte, proprio come se fosse una macchia. Il primo giorno insieme lo abbiamo trascorso a conoscerci e io ad ambientarmi nella mia nuova casa. Una giornata tranquilla a dire il vero, ma la prima volta che mi ha lasciato da solo in casa mi sono mangiato il quaderno con le schede pesi! Quando Noemi è andata in palestra a chiedere di riaverle giustificandosi che gliele aveva” mangiate il cane” si sono messi tutti a ridere. A mia discolpa posso dire che non sapevo cosa fossero.

In fondo, io di pallavolo ne “masticavo” ancora poca allora, anche perché al Palanorda non mi facevano seguire gli allenamenti! Quando vado alle partite invece seguo attentamente ogni scambio di palla e una volta, durante una partita di Champions, le telecamere mi hanno ripreso mentre ero attentissimo a guardare la mia palleggiatrice preferita all'opera. Ma non sono bravo quanto Zoe con la palla: il mio gioco preferito è scavare buche sotto il dondolo ad una velocità supersonica e far suonare all'impazzata una pallina di gomma con le mani ed il cappello che emette uno stridio acuto quando la mordo. A Noemi fa impazzire, ma da quando non ho più la mia pecorella di peluche ho dovuto trovare qualcos'altro per passare il tempo. Ero davvero legato a quella pecorella! La mia padroncina me la comprò in un negozio di animali a Torino: era sullo scaffale dei giochi e io l'ho presa in bocca e non l' ho più mollata. Figuratevi che alla cassa la signorina ha dovuto passare il bar-code dal cartellino che penzolava dalla mia bocca. La tenevo sempre sul mio cuscino e quando arrivavo a casa andavo subito a prenderla e la portavo sempre con me ovunque. La mia pecorella!!!

Che dire infine? Lo so che un il cane è un impegno e qualche volta non è piacevole portarmi fuori, darmi da mangiare, spazzolarmi, curarmi....ma è nulla in confronto alle feste che le faccio quando arriva o al mio sguardo pieno d' amore quando mi accoccolo ai suoi piedi cercando il contatto e ripagandola così di ogni sacrificio fatto. Grazie Noemi per la compagnia che ci facciamo e per l'amore incondizionato che sai regalarmi,

la tua piccola star, Macchietta.


L'articolo originale è pubblicato sul numero di settembre 2012 di Pallavoliamo.it

Commenti

  1. Risposte
    1. Grazie!!!! E poi Noemi è stata davvero molto utile perché mi ha dato delle bellissime risposte!!!il merito dell'articolo è anche suo! :P

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