Scavolini-Virtus Bologna 2010
Davanti al pubblico delle grandi occasioni, la Vuelle esce sconfitta dal big match contro la Virtus Bologna: la Scavolini tiene comunque il ritmo e si arrende solo nel finale nonostante la panchina corta e l'assenza della sua guardia titolare Diaz.
Nonostante l'assenza di Diaz, perno importante per la squadra, gli uomini di Dalmonte hanno dimostrato sul campo di essere un gruppo compatto e capace di reagire nei momenti difficili. A complicare le cose nel classico match contro Bologna, ci sono state poi qualche decisioni arbitrali alquanto contestate che hanno messo fine prematuramente alla gara del pivot bianco-rosso Cusin.
L' atmosfera nella quale si gioca la palla a due iniziale è quella dei grandi eventi, con circa 4.500 persone sugli spalti ad incitare la propria squadra. La Scavolini parte con una formazione d'emergenza: Collins, Hackett, Almond, Aleksandrov, Cusin; la Virtus risponde con Poeta, Gaiulius, Kemp, Amoroso, Sanikidze dall'altra. L'inizio di Pesaro è alquanto contratto: l'importanza del match si sente e Hackett e Cusin commettono dei falli ingenui che permettono a Bologna di mettere a segno il primo mini-break. A dare una scossa ai propri compagni ci pensa Hackett che con un'azione da 3 punti da ossigeno all'attacco pesarese. Lardo cambia tutte le carte in tavola: dentro Winston, Koponen, Moraschini, Martinoni e Homan tutti assieme. Dalmonte manda nella mischia Lydenka e Cinciarini per lo spento Almond e per Cusin gravato da due falli. Ed è proprio il lituano, assieme a Collins, ad agganciare e a sorpassare Bologna . Ma a pochi secondi dalla fine Moraschini e Koponen chiudono il primo quarto a favore dei bianco-neri (17-21). Entra in campo Traini e, come era accaduto a Caserta, il gioco della Scavolini cresce nonostante i numerosi errori di Hackett. La giovane promessa azzurra centra subito la tripla, ma Bologna trova nuove energie e volla sul +8 (29-37).
In avvio di terzo quarto la Scavolini gioca duro in difesa e grazie a Collins e Aleksandrov si riporta a -2 (43-45). Coach Lardo ferma subito il gioco e al ritorno in campo la Virtus riacquista subito un certo margine. Hackett mette in campo tutta la forza e tutto il suo cuore, ma non basta. Bologna realizza un'altro mini break e si porta sul 53-56. Traini mette la tripla del pareggio e poi Collins il tiro del sorpasso. Nell'azione successiva, quella che potrebbe decretare l'allungo decisivo per i padroni di casa Cusin protesta troppo sul suo quarto fallo e si fa fischiare anche il tecnico. La Scavolini deve da ora in poi fare a meno di lui. La Virtus torna avanti e con Homan va a +4 (59-63). Si gioca punto a punto con Aleksandrov che non sbaglia dalla lunetta e poi Lydeka che porta le due sqaudre nuovamente al pareggio (63-63). Nel momento decisivo Collins sbaglia incredibilmente in contropiede e, dopo due ulteriori sbagli di Hackett Bologna ne approfitta per rimanere avanti. A pochi secondi dalla fine Bologna commette un' ingenua infrazione di metà campo e consegnano la palla del pareggio alla Scavolini. Nell'azione di rimessa Traini subisce fallo e centra un solo libero. Sul rimbalzo svetta Aleksandrov e anche lui subisce fallo sul punteggio del 66-68. Il pubblico sugli spalti incita i propri ragazzi: il supplementare è alla portata dei padroni di casa. Il serbo sbaglia pero' il libero decisivo e e la partita si chiude sul 66-70 per la Virtus.
Una sconfitta che arriva dopo due ottime partite e che ha mostrato comunque una buona Scavolini. Il peso della partita si è fatto decisamente sentire sui giocatori, e i tanti sbagli serviranno sicuramente per crescere. Prossimo impegno a Teramo contro la ex sqaudra del nuovo acquisto americano Hoover.
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