Milena Stacchiotti: la forza di un sorriso

LA FORZA DI UN SORRISO


“Sorrido sempre - non che sia una stupida, certo - ma penso che il sorriso sia il modo attraverso il quale una persona trasmette sia agli altri che a se stessa; ed è anche un modo per uscire dai momenti difficili. Il mio motto è “sorridere alla vita” e il fatto che io ci riesca è per me un grande pregio. Inoltre non sono una persona che molla: mi piace “tener botta” e superare le difficoltà per arrivare fino in fondo alle cose”. Ecco come si presenta Milena Stacchiotti a chi, come me, la incontra per la prima volta: una solarità che emerge nonostante le stia parlando su Skype, la grinta di una “veterana” delle mille battaglie e la schiettezza di chi ha le idee chiare anche su argomenti un po' “scomodi” come quello a riguardo della situazione del volley italiano: “in dodici anni di carriera tra A1 e A2 ho avuto sfortune e fortune alterne. Ho avuto la fortuna di allenarmi in club davvero molto seri nei quali non ho avuto problemi, ma purtroppo ho dovuto anche affrontare delle stagioni difficili con alcuni club che per vari motivi mi devono ancora degli stipendi. Sfortunatamente queste situazioni non fanno vivere serenamente la stagione a noi giocatrici e certamente non danno una bella immagine della pallavolo agli occhi dei tifosi. La cosa più preoccupante è che questa situazione invece di migliorare sta peggiorando: ci dobbiamo convivere ma personalmente sono dell'avviso che se una società, di qualsiasi sport, si rende conto di non avere i soldi per poter mantenere una squadra in un campionato di serie A, dovrebbe fare un passo indietro e ammettere di non avere la possibilità di sostenere queste spese. Non è ammissibile prendere in giro le giocatrici e i loro procuratori, perché per noi, la pallavolo è sì una passione, un divertimento, un gioco, ma è anche il nostro lavoro. Per noi è deludente e difficile convivere con questi problemi ogni anno: non è possibile dover decidere di giocare in un club piuttosto che un altro in base al fatto che una società possa pagare o no. In qualsiasi sport un giocatore dovrebbe essere libero di fare le sue scelte puntando su altri fattori, come lo staff e le proprie compagne di squadra. Non ci sono scuse: nella pallavolo serve più stabilità!”.

Parole dure ma sentite; parole che dimostrano la passione verso lo sport che Milena ha scelto quando ancora piccola, frequentava la palestra del suo quartiere: “la prima palestra che ho frequentato era piccola e quindi era un ambiente molto caldo. Mi ricordo che quel luogo mi regalava sempre delle emozioni incredibili perché ogni giorno che passavo lì dentro vedevo dei miglioramenti: ero talmente carica che volevo fare anche gli allenamenti con le ragazze più grandi e quindi spesso mi fermavo fino a sera: se fosse stato per me mi sarei allenata tutto il tempo”. Uno sport a cui il futuro centrale di Busnago si è avvicinata dopo aver deciso che né il nuoto - “fare su e giù per una vasca da sola per tre o quattro ore al giorno non faceva proprio per me” - né la ginnastica - “ero troppo alta e durante i saggi ero la “pecora nera” del gruppo” - sarebbero stati il suo futuro e che, nonostante i problemi societari, le ha regalato delle bellissime emozioni: “di ricordi belli ne ho davvero tanti, come ad esempio la seconda stagione a Nocera Umbra in A2. È stato un anno molto impegnativo: non mi sono fermata mai perché siamo arrivate a giocarci la finale di Coppa Italia e anche la finale Play Off contro Villa Cortese. Purtroppo ci siamo fermati ad un passo dai due traguardi solo assaporando la vittoria ma senza raggiungerla”.

Un altro momento che l'atleta romana porta nel cuore è l'esperienza in azzurro con la maglia della nazionale Juniores: “per le selezioni nazionali soprattutto le giovanili, si parte da un gruppo immenso che si deve ridurre poi a 12 giocatrici. Si passa da una selezione all'altra cambiando sempre di posto e alla fine la convocazione è un'emozione incredibile. Quando l'allenatore dell'epoca delle giovanili mi è venuto a dire “sei pronta? Perché avrai un estate impegnativa... ti hanno presa per le Juniores!” oltre a tanta felicità ho provato anche stupore e anche un po' di paura. Ma quando mi sono ritrovata a Zagabria a cantare l'inno con le mie compagne, mi sono resa conto che per la mia età avevo tagliato un traguardo importante contando solo sulle mie forze”. E la determinazione non manca di certo a questa atleta, nella pallavolo come nella vita di tutti i giorni: “ in campo la mia grinta, la mia tenacia, la mia voglia di non mollare e di farmi valere emergono molto. Ciò non significa che nella mia vita privata questi spariscano: come tutti quelli nati sotto il segno del capricorno, sono ostinata e quando mi punto su una cosa la voglio in tutti i modi e i mezzi”.

Ne è una chiara dimostrazione l'impegno e la dedizione con cui Milena ha affrontato il campionato di beach-volley 2x2 in coppia con la sua amica Gloria Cicola: “sono due anni che gioco a beach. Il tutto è iniziato tramite Gloria e un allenatore di Roma che mi aveva visto in tv e in me aveva riconosciuto delle potenzialità. Inizialmente ero un po' timorosa e perplessa perché non volevo buttarmi in un campionato serio tipo quello invernale, ma il fatto di essere con una mia cara amica mi ha dato quella tranquillità di dire “vediamo come va”. Poi, iniziando a giocare e ad allenarmi – e ti confesso che è molto duro anche se sei in spiaggia – mi sono appassionata talmente tanto a questo sport che la scorsa estate ho voluto riprendere l'impegno. Nel beach-volley c'è una bella atmosfera: le amicizie che si fanno, il vivere il post partita insieme magari prendendosi un aperitivo in spiaggia; è comunque un contesto più piacevole che ti fa digerire le sconfitte e alleggerire la stanchezza. Il ricordo più bello legato a queste due stagioni è stato il quinto posto che abbiamo raggiunto il primo anno, un traguardo importante e non facile da ottenere da un esordiente; un risultato che oltre a dare tanta soddisfazione, ti dà la voglia di fare meglio”.

È possibile allora che nel futuro di questa giocatrice ci sia una carriera nel beach-volley? “la pallavolo indoor rimane la mia passione e il mio sport. Inoltre, con il passare degli anni cambiano anche le priorità personali. Quando si è giovani si ha tanta voglia di fare, di provare nuove esperienze e quindi impegnare la propria estate non crea troppi problemi o risentimenti nella propria vita privata o a livello di stress. Poi, con l'avanzare degli anni, si inizia a desiderare di più il calore della propria famiglia, gli affetti dei propri amici; si vuole dare più spazio alla propria relazione e si inizia ad avere il desiderio di poter gestire i propri spazi e i propri tempi come si vuole. Io, a 27 anni, inizio a provare queste sensazioni e anche se non mollerò il beach, nei prossimi mesi estivi prenderò la cosa con più leggerezza”. Anche perché nei prossimi mesi, il suo ragazzo Michal Lasko, sarà impegnato a strappare l'ultimo pass disponibile per i giochi Olimpici di Londra 2012 “non mi piace molto parlare della mia vita privata e quindi mando un messaggio a Lasko sotto forma di un in bocca al lupo generale; senza dire troppo perché altrimenti porta sfortuna, vorrei fare il mio miglior augurio a tutta la squadra azzurra. Questa nazionale è stata una bella sorpresa e voglio fare i miei complimenti al CT Berruto perché ha dimostrato di essere un grandissimo allenatore: il suo azzardo di aver fatto una nazionale giovane ha dato ragione a lui alla fine”.

Ed è parlando proprio di affetti che emerge un lato di Milena che neanche io, inizialmente, sospettavo esistesse: “qualche volta non vengo capita: in campo la gente vede l'aspetto un po' più duro del mio carattere, ma alla fine, emergo sempre per quella che sono: una ragazza che nella vita di tutti i giorni unisce la tenacia alla dolcezza e a un pizzico di romanticismo. Non solo verso il mio ragazzo ma anche verso la mia famiglia e ai miei amici. Non che abbia mai fatto qualcosa di plateale...non è da me. Preferisco infatti le piccole cose, magari fatte più spesso piuttosto che alla singola occorrenza; qualcosa di particolare come preparare un dolce a sorpresa o una cena,fare un regalino mirato, arrivare a casa a notte fonda senza aver avvisato nessuno dopo tante ore di macchina come ho fatto poco tempo fa. Giocando a Monza non vedo spesso la mia famiglia e non riesco a tornare a Roma molto spesso: così, di punto in bianco, una sera ho deciso di comprare un biglietto aereo e di tornare a casa. Ho avvisato solo mia sorella che mi è venuta a prendere e sono spuntata a casa nel mezzo della notte quando i miei già dormivano: ho suonato il campanello e ho quasi fatto prendere un infarto a mia madre! Penso che vedere la propria figlia dopo tanto tempo sia una bella sorpresa! Ecco...io mi riempo di queste piccole emozioni”. Emozioni, tenacia e determinazione; il tutto illuminato da un grande sorriso: è da questo connubio che nasce la forza di Milena, una forza contagiosa che fa di lei una grande protagonista della pallavolo italiana.

L'articolo originale è pubblicato sul numero di marzo 2012 di Pallavoliamo. La foto di testata è di Max Ciuba per Pallavoliamo.

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