Il poeta biancorosso: la poesia del volley

SULLE ALI DELLA POESIA

Ognuno ha la sua maniera di manifestare la sua passione verso lo sport che ama: c'è chi canta a squarciagola i cori per la squadra del cuore, chi crea una pagina dedicata alla sua giocatrice preferita, chi organizza un gruppo di “boys” pronto a tutto pur di seguire la sua eroina...e chi, infine, decide di esprimere questo amore attraverso la poesia. È questo il caso di Matteo Bontà, ventitreenne di Pesaro, meglio conosciuto tra i Balusch come il “Poeta Biancorosso” e che ormai da quattro anni compone versi per le giocatrici di casa: “in realtà ho iniziato a scrivere nel 2003 seguendo la Scavolini, ma all'epoca le poesie le scrivevo solo per me. Poi, ispirato anche dalle bellissime vittorie degli anni successivi, ho deciso di fare un passo in avanti e ho iniziato a consegnare le mie composizioni alle giocatrici: ho visto che piacevano e quindi con la spinta di mio padre ho continuato”.

Una passione, quella della pallavolo, nata un po' per caso quando un suo professore l'ha letteralmente obbligato ad assistere ad una partita di volley: “In realtà non volevo saperne della pallavolo femminile: io ero tutto basket e calcio. Diciamo che mi ci ha portato di peso a vedere una partita della Scavolini, ma dal momento in cui ho messo piede nel palazzetto di Montecchio, la mia passione verso questo sport è diventata ogni giorno più forte. Grazie alla pallavolo ho provato tante emozioni e ho conosciuto tante persone appassionate come. Mi ha dato tanto da questo punto di vista”. La prima poesia, Matteo l'ha scritta per il suo idolo: Francesca Ferretti. “Da tempo di scrivere una poesia al mio idolo avevo pensato e, finalmente, il mio sogno si è realizzato/ Per tutta la Scavo mi piace tifare, ma per Francy Ferretti in particolare”, recitano i primi versi della composizione che il Poeta ha consegnato nelle mani della palleggiatrice di Pesaro: “la sua reazione iniziale è stata di stupore perché non se l'aspettava neppure lei, ma poi ho capito che il mio gesto le era piaciuto e da lì non mi sono più fermato”.

Ma dove trova ispirazione per le sue composizioni? “Traggo spunto dalla partite o cerco delle informazioni su internet. Certamente le grandi vittorie di Pesaro nelle ultime stagioni mi sono state di grande aspirazione: diciamo che quest'anno la crisi in casa biancorossa ha asciugato un po' la mia vena creativa...ma si stanno rifacendo! Se devo scrivere di una giocatrice in particolare, in partita studio anche come gioca e partendo da ciò riesco a comporre queste rime: non so di preciso come ci riesca...i versi mi nascono spontanei”. Tra le tante “battaglie” di gioco che hanno ispirato il Poeta ce n'è una che ha “infiammato” il suo cuore: la serie delle finali scudetto del 2010 che hanno visto la Scavolini Pesaro trionfare su Villa Cortese: “quelle finali sono state una vera e propria battaglia; dopo aver visto le prime gare finte tutte 3 a 2 e con tutti i set molto tirati, non mi aspettavo potesse finire così rapidamente con un 3 a 0. Ed è proprio questo che mi ha dato l'idea per questa poesia: “Cinque set sono serviti, ma alla fine a battere Villa per la prima volta siamo riusciti/ E’ stato un incontro spettacolare, che tante emozioni ci ha saputo riservare/ Un tira e molla da batticuore, finito dopo più di due ore/ Alla fine, però, il campo ha emesso il proprio verdetto: è nostro il primo punto scudetto/ […] La “battaglia”, però era solo all’inizio: molto lontano, infatti pareva il “ giorno del giudizio” / Milano, anche in gara 2 filo da torcere ci ha dato ma, fortunatamente, il risultato sempre lo stesso è stato [...] In effetti, anche al pala Lido l’incitamento dei tifosi biancorossi non è mai mancato, e le colibrì ci hanno ringraziato, regalandoci un 3-0 davvero inaspettato/ Ed ora gli scudetti sono tre: chissà se, come recita un famoso proverbio, il quarto verrà da sé?”.

Il quarto scudetto non è poi arrivato anche a causa di un “abbandono” che i Balusch difficilmente dimenticheranno “avevo scritto qualcosa alla Hooker ma...è andata via” - racconta ridendo Matteo - “ quella era una poesia a suo favore...anche se adesso non so se gliela darei”. Ma se la questione D.D. Hooker è ancora un tasto dolente da ricordare, per il Poeta, come per i Balusch, c'è una giocatrice che occuperà sempre un posto importante nei cuori biancorossi: Carolina Costagrande: “Quando Pesaro ha lasciato, anche un pezzo del nostro cuore con lei se n’è andato/ Eh sì dobbiamo dire, che ci manca da morire/ Su Facebook un gruppo avevamo fondato, che “Carolina Pesaro è pazza di te” era denominato/ Ma purtroppo, per convincerla a rimanere, non è bastato/ Ciò che dunque possiamo fare, è ricordare, col sorriso, i bellissimi momenti che, insieme, abbiamo condiviso: / scudetti, supercoppe, coppa nazionale, arrivati al termine di una cavalcata eccezionale / Nei momenti difficili la squadra sulle spalle si caricava e tanti palloni a terra buttava/ Tutti vedevano in lei un punto di riferimento che ti indicava la giusta via, grazie alla sua allegria”.

Ma le poesie non sono solo per le ragazze di Pesaro; Matteo infatti ha dedicato le sue rime anche a giocatrici di altre squadre, in particolare a Marta Bechis: “La poesia più importante è quella che ho scritto a Marta. Era nel 2009 e lei giocava ad Urbino: l'avevo conosciuta e mi aveva subito colpito e quindi ho deciso che le dovevo dedicare una poesia. Ho cominciato ma non sapevo assolutamente quale sarebbe stata la sua reazione ed avevo un po' paura. Quando ho capito che le miei poesie le piacevano, poi sono andato più di getto. Ogni volta che viene qui nelle Marche io le scrivo qualcosa: sono arrivato a quota cinque ma spero di continuare ancora per tanto tempo”. Ed ecco in rima baciata quello che Matteo prova nel vedere giocare l'alzatrice dell' Asystel Novara: “Quando ha lasciato Urbino, mi è dispiaciuto un pochino/ L’andavo infatti a vedere molto spesso, cosa che non posso più fare adesso/ Ha fatto una stagione eccezionale con la squadra ducale. […] La verità vi devo dire? Quando gioca mi fa impazzire/ Le avversarie vanno in costante difficoltà perché non si sa da dove la schiacciata arriverà/ Ha un gioco imprevedibile che sviluppa con una sicurezza incredibile”.

Simpatia che ha creato qualche “problema” di tifo a Matteo: “rimango comunque un Balusch e quindi quando la Scavolini gioca contro l'Asystel non so più per chi tifare! I Balusch mi prendono un po' in giro per questa mia passione per Marta: scherzano sempre, ma ormai mi ci sono abituato”. E non poteva certamente mancare una poesia per l'ex capitano biancorosso, Martina Guiggi, che il giorno del suo ritorno a Pesaro con la maglia di Villa Cortese si è vista recapitare una poesia a lei dedicata: “E’ impossibile non ricordare tutto ciò che, insieme, siamo riusciti a conquistare/ Scudetti, supercoppe e coppa nazionale, trionfi che, nel nostro cuore, avranno sempre un posto speciale/ Così come Marty Guiggi capitano straordinario che a Pesaro, per la prima volta, si presenterà da avversario/ In biancorosso ha trascorso ben sette stagioni, nelle quali sono arrivate tante soddisfazioni/ Ricordo quando nel 2010, proprio contro Villa, giocasti una finale a dir poco eccezionale/ Non va neppure dimenticato che avevi un ginocchio infortunato. […] Il capitano di mille battaglie sempre nei nostri cuori resterà, da qui all’eternità”. E infine, c'è Ramona Puerari, giocatrice di Villa Cortese a cui Matteo vorrebbe tanto dedicare una poesia...e prima o poi lo farà, promette!

Ma che dicono le giocatrici di questa “romantica” passione? Che i versi del Poeta siano apprezzati dalle dirette interessate lo dimostrano i numerosi messaggi che Matteo riceve sulla sua bacheca di Facebook: “le giocatrici mi rispondono tramite Facebook e mi lasciano messaggi di ringraziamento in bacheca. Difficile dire quale sia stato il più significativo: tutti hanno una loro importanza!”. E non potrebbe essere altrimenti! I versi del Poeta nella loro originalità e unicità esprimono i pensieri e le passioni di tanti altri tifosi e dà loro voce attraverso le sue rime. In fin dei conti, a che serve la poesia se non ad esprimere le proprie emozioni?

L'articolo originale è pubblicato sul numero di marzo di Pallavoliamo. Un ringraziamento speciale a Matteo Bontà per le poesie e le foto.

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