Tennis: dopo 15 anni l'Italia torna ai quarti della Coppa Davis
TORINO - L'Italia batte la Croazia e dopo 15 anni centra i quarti di finale di Coppa Davis. Decisiva la vittoria in rimonta di Fabio Fognini su Ivan Dodig in quattro set. Prossimo avversario il Canada per un posto in semifinale.
l'Italia non giocava un primo turno di "serie A" in casa dal 1998: non solo il pubblico ha risposto in massa a questo appuntamento - al Palaverde nella giornata di domenica c'erano 6.000 persone - ma L'Italia si è anche aggiudicata una vittoria nella World Group e si è così qualificata per i quarti di finale della Coppa Davis dopo 15 lunghi anni di attesa.
Nella giornata di sabato, Lorenzi, pur lottando coe un leone, si è dovuto arrendere al quinto set contro la testa di serie numero 13 Marin Cilic con il punteggio di 6-1 6-7 4-6 6-3 6-2. L'Italia ha saputo però riscattarsi subito, imponenendosi nel successivo singolare - nel quale Andreas Seppi ha regolato facilmente Dodig - e con la vittoria in doppio del collaudato duo Simone Bolelli/Fabio Fognini che si sono imposti su Cilic/Dodig con il punteggio di 3-6 6-1 6-3 7-6 al termine di tre ore e 25 minuti di gioco.
Sul punteggio di 2 a1, la giornata di domenica si è aperta con lo scontro tra Seppi e Cilic, match revival dei recenti Australian Open. Nonostante partisse favorito Andreas non è riuscito a tenere testa al croato e si è dovuto arrendere con il punteggio di 6-3 6-3 7-5. Sul 2 a 2, le cose sembravano essersi messe davvero male per gli azzurri e quando Fognini si è ritrovato sotto contro Dodig nel primo set, in pochi speravano nel passaggio del turno.
Invece, il ligure, sfruttando la maggior disposizione al gioco sulla terra rossa e la stanchezza del croato, ha conquistato l’ultimo agognato punto, con una vittoria in quattro set. Decisivo il break sul 4-4 del quarto e decisivo set, arrivato dopo che Fognini si è ritrovato sotto per 40-0. Il Palavela di Torino, completamente esaurito, ha salutato con uno splendido boato di gioia il match point convertito dal tennista azzurro dopo 2 ore e 44 minuti.
Nel prossimo turno gli azzuri di Barazzuti troveranno il Canada e il cemento indoor, una superficie non proprio congeniale agli azzurri. Sull'onda dell'entusiasmo, però, sognare è d'obbligo, soprattutto perché il Canada non presenta giocatori di spicco e i nostri tennisti, dopo questa piccola impresa, daranno il massimo per poter scrivere di nuovo la storia di questo sport.
Nella giornata di sabato, Lorenzi, pur lottando coe un leone, si è dovuto arrendere al quinto set contro la testa di serie numero 13 Marin Cilic con il punteggio di 6-1 6-7 4-6 6-3 6-2. L'Italia ha saputo però riscattarsi subito, imponenendosi nel successivo singolare - nel quale Andreas Seppi ha regolato facilmente Dodig - e con la vittoria in doppio del collaudato duo Simone Bolelli/Fabio Fognini che si sono imposti su Cilic/Dodig con il punteggio di 3-6 6-1 6-3 7-6 al termine di tre ore e 25 minuti di gioco.
Sul punteggio di 2 a1, la giornata di domenica si è aperta con lo scontro tra Seppi e Cilic, match revival dei recenti Australian Open. Nonostante partisse favorito Andreas non è riuscito a tenere testa al croato e si è dovuto arrendere con il punteggio di 6-3 6-3 7-5. Sul 2 a 2, le cose sembravano essersi messe davvero male per gli azzurri e quando Fognini si è ritrovato sotto contro Dodig nel primo set, in pochi speravano nel passaggio del turno.
Invece, il ligure, sfruttando la maggior disposizione al gioco sulla terra rossa e la stanchezza del croato, ha conquistato l’ultimo agognato punto, con una vittoria in quattro set. Decisivo il break sul 4-4 del quarto e decisivo set, arrivato dopo che Fognini si è ritrovato sotto per 40-0. Il Palavela di Torino, completamente esaurito, ha salutato con uno splendido boato di gioia il match point convertito dal tennista azzurro dopo 2 ore e 44 minuti.
Nel prossimo turno gli azzuri di Barazzuti troveranno il Canada e il cemento indoor, una superficie non proprio congeniale agli azzurri. Sull'onda dell'entusiasmo, però, sognare è d'obbligo, soprattutto perché il Canada non presenta giocatori di spicco e i nostri tennisti, dopo questa piccola impresa, daranno il massimo per poter scrivere di nuovo la storia di questo sport.
L'articolo è pubblicato su Vivere Italia del 5/02/2013
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