Il Viaggio di una Vita: Uconn al CBT



Il viaggio di una vita! Con queste parole, UConn ha presentato il tour di 10 giorni nel nostro Paese sul proprio sito. E dai resoconti pubblicati in rete con l'hashtag ufficiale #HuskItaly (votato in rete dai migliaia di fan delle Huskies) lo deve essere stato davvero.

Dal loro arrivo nella prima mattinata di domenica 13 agosto, Geno Auriemma e le sue ragazze hanno avuto modo infatti di visitare non solo le bellezze della Capitale, ma anche di essere ospitate dalle Guardie Svizzere nel loro quartier generale, di avvistare Clint Eastwood sulla scalinata di Piazza di Spagna, di prendere parte al Palio di Siena – ospiti di Andrea “Aceto” Degortes, il fantino più famoso del Palio con 14 vittorie all'attivo – e infine di girare per i canali veneziani a bordo di una gondola.

Senza contare il premio “ASI Italiani nel Mondo” rilasciato a Coach Auriemma: nella bellissima cornice di Palazzo Vecchio, l'allenatore italio-americano ha ricevuto il premio che ogni anno viene consegnato agli immigrati italiani che hanno ottenuto degli importanti successi sportivi in giro per il mondo. Non poteva esserci migliore scelta che Geno visto il suo palmares che vanta – tra i tanti e più svariati premi - 11 titoli NCAA, 22 Conference Tournament Champion (18 nella Big East, 4 nell' AAC), tre ori olimpici alla guida della nazionale statunitense (nel 2000a Sydney, nel 2012 a Londra e nel 2016 a Rio de Janeiro) più due trionfi al FIBA World Championship (nel 2010 in Repubblica Ceca e nel 2014 in Turchia). Niente male per un ragazzino nato a Montella e che all'età di sette anni si è trasferito con la famiglia a Norristown, in Pennsylvania e che ancora ricorda il dialetto della sua zona (irresistibile la sua intervista in italiano al College Basketball Tour in occasione del match di Vicenza).

Ma il Tour non è stato solo un modo per conoscere il nostro Paese. Coach Auriemma ha spiegato in varie occasioni che il motivo principale che ha lo ha spinto a portare le sue ragazze in viaggio ha tutto a che vedere con la pallacanestro e la prossima stagione. Con nuove sei giocatrici in squadra (Walker, Gordon, Espinoza-Hunter, Coombs, Stevens e Camara) il Tour italiano ha permesso alle sue atlete di diventare un gruppo più coeso e soprattutto di giocare insieme prima di iniziare la vera e propria preseason – in agenda a partire da ottobre. Le quattro amichevoli in programma a Roma, Vicenza e Trieste all'interno del College Basketball Tour, infatti, sono state un modo per permettere alle nuove arrivate di vedere e toccare con mano cosa le attenderà nella prossima stagione, quando le Huskies saranno chiamate a redimere la cocente sconfitta nelle semifinali della scorsa stagione contro Mississippi State.

Certo è che di lavoro ce n'è ancora tanto da fare. Innanzitutto a livello mentale: la sconfitta inaspettata dopo 11 anni di dominio assoluto, ha sicuramente inferto un duro colpo alla fiducia delle sue giocatrici; inoltre, coach Auriemma ammette onestamente che al momento esistono “due UConn” e che quando c'è in campo la prima squadra, tutto funziona al meglio, ma quando c'è la seconda non sembrano più una squadra pronta a reclamare il 12 titolo.

L'assenza di Kia Nurse, per esempio, ha pesato e non poco sulle dinamiche del gruppo nella prima partita contro la nazionale olandese del 14 agosto. Senza la canadese, impegnata con la sua nazionale in Argentina per il FIBA Americas Championship, le Huskies hanno faticato non poco a trovare il proprio ritmo. Nonostante la solida prova di Collier, infatti, all'intervallo lungo le americane erano a sole tre lunghezze di vantaggio sulle olandesi (31-28); la scossa è arrivata solo nel terzo periodo quando trascinate da Williams e Stevens hanno messo insieme un parziale di 22 a 9 che ha messo al sicuro il risultato (68-52). Con il ritorno di Nurse per la seconda partita, invece le cose in casa Huskies hanno funzionato dal primo momento: all'intervallo lungo il tabellone recitava già 50-26, e grazie ai 18 punti della canadese – a cui bisogna aggiungere i 23 di una incontenibile Samuelson e i 15 di Williams – la vittoria non è mai stata in dubbio. (85 a 66).

Samuelson in particolare è stata l'assoluta protagonista della terza amichevole in programma a Vicenza contro una squadra All Stars che alla guida aveva niente e poco di meno che Coach Aldo Corno, un vero e proprio monumento del basket femminile con 12 Campionati Italiani, sei Coppe Italia, sei Euroleghe e quattro supercoppe vinte in una lunghissima e brillante carriera. Una sfida in panchina che ha reso il match ancora più accattivante per il nutrito pubblico!
Lou ha messo a referto 27 punti trascinando letteralmente le sue compagne nella marcia trionfale che ha visto le Huskies imporsi per 103 a 45. Al termine del match, Auriemma si è detto soddisfatto delle sue ragazze che sono riuscite comunque a non subire troppo gli effetti negativi dell'uscita dal campo di Collier dopo un lieve infortunio alla caviglia. Ma il risultato è passato in secondo piano, in quanto la partita di Vicenza è stata l'occasione per UConn di sposare la raccolta fondi a favore di LILT, a Lega Italiana contro i Tumori. Le ragazze e tutto lo staff hanno manifestato il loro impegno verso questo charity indossando magliette, calzini e fasce di color rosa. Inoltre ogni tripla messa a segno valeva un contributo di 50 euro: alla fine della partita, il totale si aggirava intorno ai 7.000 euro.

I limiti di UConn e delle “due squadre” di cui parlava Auriemma si sono però concretizzati nell'ultimo match in programma contro il Celje, squadra slovena di serie A e vincitrice del suo campionato nella scorsa stagione. Questa volta i 17 punti di Lou e i 12 di Williams non sono bastati a mantenere il controllo del match che inizialmente si era messo bene per le statunitensi (22-17 nel primo quarto); con fuori le sue stelle, però le Huskies si sono fatte rimontare e all'intervallo il gap tra le due formazioni si era era ristretto ad una sola lunghezza (37-36). Al rientro in campo, le slovene hanno però preso il largo piazzando un parziale di 25 a 10 a cui le americane non hanno saputo porre rimedio anche a causa delle troppe palle perse (a fine match saranno 16).

Per UConn questo è il quinto viaggio nel nostro Paese dal 1995: quell'anno la stagione regolare terminò con un record di 35 vittorie e zero sconfitte più un titolo nazionale. Chissà se nell'organizzare il viaggio in Italia questo dato abbia avuto un suo peso! Sicuramente, se coach Auriemma riuscirà ad amalgamare le “due UConn” e Samuelson, Williams e Collier a essere delle vere leader per le loro compagne, il 12 titolo potrebbe essere davvero alla loro portata.

L'articolo originale è pubblicato sul numero di settembre 2017 della rivista online NCAA Time. 

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